Quando le facevi tu mi sembravi una palla di neve che scendeva dalla collina. Ti arrotolavi su te stessa tre, quattro volte di seguito e ti fermavi in quel mucchio di foglie secche vicino al muretto. Io ero terrorizzato che tu ti potessi rompere il collo schiantandoti su quella barriera di pietra nuda, ma quando ti rialzavi bullandoti per la riuscita della tua capriola non potevo farne a meno. Dovevo ripeterla, e farti vedere che ci riuscivo anche io. Che ci riuscivo meglio di te. Tutto il pomeriggio.
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5 risposte a “VENERE. BIGLIETTO SOLA ANDATA”
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Discreta scelta musicale…
Bellissimo, Pietro. Appassionato, crudele, delicato… Hai fatto riaffiorare ricordi lontani.
Mr Fok
metà e metà
mi hai trafitto il cuore. che male.
spero sia “solo fiction”
r
stupendo