LIBERIAMOCI DALL’ALIENAZIONE

Ho perso la costanza nello scrivere. Faccio fatica a concentrarmi sugli articoli più semplici, figurarsi scrivere un manuale nuovo (come dice Léaud) o focalizzare la mente sul mitico romanzo nel cassetto (ebbene sì, c’è anche quello, cosa credevate, mica poteva mancare)! Se poi ci si mette anche la sfiga a farmi perdere post kilometrici e confusionari e farmeli riscrivere daccapo… Ho bisogno di staccare, di viaggiare, di vedere cose nuove. Un risciacquo della mente in acqua fresca. Per ora è Ferragosto, qui è un deserto prevedibile, e fa pure relativamente freddo. Vedo Munich, il film di Spielberg sui fatti di Settembre Nero (cinematograficamente perfetto) e passo tre ore a spulciare Wikipedia sulle origini del conflitto arabo-israeliano. Vuol dire che il film è servito a qualcosa, no? Poi vedo Habana Blues – una sorta di mix tra The Commitments e Buena Vista Social Club. Mi fa ancora più venire la voglia di partire (a proposito, visto che Castro è vivo e Chavez se lo coccola?)… Intanto ho trovato un nuovo oggetto del desiderio totale e globale. Un po’ caro, ma se mi ci metto forse riesco a risparmiare. Solo vederlo mi fa tremare tutto ‘u pizzu d’a suttanedda!… Villa della Regina ha riaperto, e il panorama è inedito sia guardando la collina che guardando la città. Un meraviglioso restauro. Tutte impressioni confuse che non fanno che affollarsi dietro gli occhi e depositarsi come riccioli di polvere negli angoli della mente. Devo liberarmi dall’alienazione. Del resto faccio parte a pieno titolo della Generazione 1000 Euro, e l’arte di arrangiarmi ce l’ho un po’ nel sangue… Buon Ferragosto!

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