CI HANNO RUBATO IL VINTAGE

Il vintageOggi mi facevo un giro da FNAC e pensavo a quanto tutto invecchia precocemente.
E mentre vagavo tra uno scaffale di film horror anni ’40 con un mano il mio Orlando Furioso commentato da Calvino (provvidenziale e rinfrescante acquisto di oggi), ho adocchiato l’inenarrabile.

La Atari (sì, proprio quella Atari) è appena uscito con una console a 59 euro, un po’ più piccola dell’originale VCS del 1978, con la stessa rifinitura in finta radica, e i due joystick gommosi col tastone rosso, simbolo assoluto del divertimento vintage.

La novità è che non c’è lo slot per le cartucce dei giochi, dato che la capiente memoria di questa console “blindata” contiene tutto il catalogo originale Atari a 8 bit, da Centipede a Space Invaders, da Pong a Night Driver, da Combat a Warlords.

Pensavo che il bieco sfruttamento ai danni di noi poveri vecchi nostalgici fosse arrivato al suo punto più basso con l’app per iPad Atari’s Greatest Hits. Invece no, qui siamo ad un livello ancora più subdolo. La console, capite, si collega al televisore di casa. E puoi manovrare il joystick originale mentre in TV bizzarri pixel grossi come un unghia del mio mignolo si muovono sullo schermo.

E tutto mentre io faccio la posta alle console originali in vendita su eBay, generalmente (se funzionanti) a non meno di 100 euro. Cosa non si fa per indurre bisogni nelle persone dalla psiche debole.

Ormai ci hanno rubato anche il vintage, e io resto qui a domandarmi se vale più la pena ricomprarmi la console originale ed esporla nel mio personale museo della tecnologia retro, cedere alle ubbie del mercato e giocare effettivamente con una console pura imitazione, o mandare a cagare la Atari e dedicarmi anima e corpo a BIT.TRIP Complete per Nintendo Wii.