YOUNG HEARTS, PRIMI AMORI IN BELGIO

Quando penso al Belgio io in genere penso all’Eurovision Song Contest, a un posto un po’ anodino tra il nord della Francia e l’Olanda, a un mio viaggio di studio del 1986… se devo pensare al cinema mi viene in mente quello che recentemente è stato definito in modo quasi scioccante “il miglior film della storia del cinema” (Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles di Chantal Akerman). Ma a parte questo del Belgio non so nulla.

Poi l’altro giorno vedo su TikTok una breve inquadratura di un film, dove c’è un ragazzo con degli occhi blu profondissimi che si affaccia a una finestra e saluta. La varietà della gamma emotiva di questo semplice gesto mi colpisce, e metto un “mi piace”. Da lì TikTok mi propone anche il trailer del film da cui è tratta l’inquadratura: Young Hearts, uscito a dicembre 2024 in Belgio, regia di Anthony Schatteman.

Decido che devo vederlo a tutti i costi (non sto a dire lo sclero per trovare un film belga nei canali sotterranei in cui siamo abituati a trovare di tutto purché sia made in USA). E – a sorpresa – Young Hearts è un piccolo film bellissimo, potente, ottimamente recitato e diretto e che per una volta ci mostra una storia d’amore gay in modo leggero e positivo, senza (troppi) drammi, come la cosa naturale che è.

Il ragazzo alla finestra è Elias, interpretato da Lou Goossens (che oltre ad avere il cognome di uno dei fumettisti franco-belga che amo di più è un talento naturale assoluto). Elias è un quattordicenne che vive nella campagna belga in una famiglia normale (il padre è una sorta di cantante neomelodico un po’ cringe) va a scuola, ha una fidanzatina. Un giorno di fronte a casa sua si trasferisce da Bruxelles la famiglia di Alexander (Marius De Saeger, anche lui bravissimo) che diventa anche un nuovo compagno di classe.

A scuola Alexander si inserisce subito e i due ragazzi diventano amici. Parlando di amore e relazioni, Elias confessa di non capire ancora cosa si prova essendo innamorati mentre Alexander butta lì che ha amato molto, l’anno prima, un ragazzo. Lo sguardo di Elias in questa scena vale già tutto il film, ma questo è solo l’inizio.

Ovviamente Elias si innamora di Alexander, va in crisi sia con la fidanzata Valerie che con la famiglia perché se da un lato passa tutto il suo tempo libero con Alex toccando tutte le tappe visive delle rom-com adolescenziali (primo bacio sotto la pioggia, passeggiate al chiaro di luna, corse nel grano, visita a Bruxelles dove Alex lo presenta come “il suo ragazzo” e quant’altro), dall’altro è un ragazzo socializzato maschio in una società eteronormativa, per cui ha delle remore a farsi vedere in pubblico perché “non vuole suscitare commenti”.

Alla lunga questo atteggiamento lo fa rompere anche con Alexander, in una scena di festa in maschera con citazione letterale (narrativa e anche formale) di Romeo + Juliet di Baz Luhrmann: Elias diventa sempre più triste e aggressivo, finché non viene preso dal nonno, portato nelle Ardenne e fatto ragionare. Il consiglio del nonno, manco a dirlo, è di seguire il cuore e non la testa.

Segue una delle scene di coming out familiare più belle, toccanti e liberatorie mai viste che prelude ad un trionfale lieto fine di amore queer. Lo so che raccontato così sembra di una banalità sconcertante, ma è veramente nella regia e soprattutto nell’interpretazione dei giovani attori, che senza parole ma solo con sguardi e mezzi sorrisi riescono a comunicare interi mondi emozionali che questo film diventa universale.

Il regista Schatteman (che ha concepito il film partendo dalla sua storia personale) è molto amico di un altro regista belga, Lukas Dhont, autore di Close. Ecco, il presupposto è lo stesso, ma laddove in Close la storia virava in tragedia e il film ti lasciava con la sensazione di aver appena inghiottito un mattone di cemento, qui si piange ma è tutto liberatorio, solare, un po’ come un Heartstopper ma senza la patina di “paradiso LGBTQIA+” che contraddistingue la serie di Alice Oseman.

Se riuscite vi suggerisco di cercare questo film, che nei primi mesi del 2025 è stato distribuito in USA e nella maggior parte dei paesi europei… ma non in Italia, dove non credo proprio verrà mai distribuito (è passato al Giffoni, ma poi chissà).

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