C’è il fatto. E c’è l’opinione che ti formi sul fatto. Stamattina riflettevo su come possono formarsi queste opinioni. Mi spiego meglio: penso a come veniamo informati dei fatti. Io per principio vieterei il 95% dei telegiornali ai minori di 18 anni (o ai minori di 14 accompagnati dai genitori, fate voi). Perché anche se tutti ci sputano su, la televisione è comunque il mezzo più diffuso attraverso il quale fruire le notizie, seguito con grandissimo distacco da giornali (ve li raccomando), radio e web (solitamente più obiettivi). Dico questo perché il modo italiano di fare notizia consiste nel presentare solo opinioni. Quasi mai queste sono accompagnate dai fatti. Ora mi chiedo: un ragazzo che si vuole formare la sua opinione cosa fa? Ascolta una serie di opinioni senza conoscere i fatti e aderisce a quella di chi parla più forte. O più suadente. E poi mi chiedo: se gli venissero presentati i fatti nudi e crudi senza opinioni? Riuscirebbe comunque a farsene una sua da solo? Forse no. Il punto è che bisognerebbe confrontare i fatti con altri fatti, documentarsi su alcune opinioni (magari divergenti ma provenienti da fonti autorevoli), insomma… fare fatica. E qui nessuno vuole fare fatica. Si cercano fatti e opinioni preconfezionati e predigeriti. Da qui l’andamento delle news televisive, da qui i quotidiani free press, da qui un certo disgusto generale. Dovunque mi giro vedo solo titoli trash di cronaca (per mettere paura) o titoli fumosi di politica o economia (per creare avversione in modo che nessuno si occupi della cosa). In Italia i fatti non mancano. Vengono però posti in secondo piano. Noi diamo più spazio alle opinioni, ma il problema sono gli opinionisti. Rocco Casalino, Paolo Crepet, Vittorio Sgarbi, Alessandra Mussolini… Ce li meritiamo? Forse.
Tag: fatti, opinioni, giornalismo, informazione
Ah, ah, ah… E, anche se la pronuncia non è delle più pulite, parlano anche dannatamente bene l’inglese.
Saluti.
:-))))))
mi sa di sì…
ma almeno i giovani americani per questo tipo di “idoli” hanno 50 cent, avevano Tupac, insomma dei gangsta rapper almeno un po’ fighi! Noi chi abbiamo? Sgarbi? 😀
Come lavoro ho scelto l’insegnamento; sono quotidianamente a contatto con i giovani e spesso sento opinioni che fanno a pugni con le mie. Ad esempio, per rimanere nell’ambito dell’informazione, Emilio Fede è uno dei più apprezzati perchè “dice quello che pensa”. Sgarbi è praticamente venerato poiché è ricco e tromba come un riccio. La Mussolini… Vi lascio immaginare cosa ispirano le sue labbra e poi è pure intelligente. E’ incredibile! Ma allora non capisco più i giovani, ma allora non capisco più il mondo, ma allora… Questa vecchiaia finalmente è arrivata:-)
non sono d’accordo solo sul fatto di guardare più telegiornali, serve solo a delirare ancora di più, tanto son tutti uguali.
casomai di leggere più giornali seri, e in caso di cronica mancanza di tempo (comprendo che solo i pensionati possono passare la giornata a leggere 10 quotidiani) suggerisco riviste furbe come l’Internazionale (che almeno presenta il meglio del giornalismo mondiale e ti fa vedere anche cosa pensano gli altri di noi e sprovincializza un po’) e il Diario della settimana. Sembra impossibile, ma lì nessuno parla della Gregoraci e nessuno si scandalizza per le bestemmie di Ceccherini… anzi, il loro nome non compare proprio!!! Ma ci pensi?
“titoli trash di cronaca”
E’ che tu leggi solo CITY, LEGGO ecc.
😀
Scherzo. Il problema vero è la voglia secondo me. E’ chiaro che se ti guardi solo il TG4 ti fai un’idea. Se invece magari cominci a guardare 3 o 4 telegiornali magari le cose cambiano. Poi però devo scattare la riflessione. E quella è la parte difficile. Adolescenti o adulti che siano nessuno ha voglia di pensarci su troppo. Ti fai un’idea approssimativa e tiri avanti. Ma del resto da lassù vogliono questo. Ti faccio un esempio: ULTIMA RIUNIONE DELL’ESECUTIVO. Capire se sono ancora uniti e dare un messaggio alla Nazione. Sai come è andata? Se la sono contata per una giornata intera su temi su cui erano già d’accordo e hanno evitato di toccare argomenti che scottano (vedi pensioni). Il messaggio finale è stato: SIAMO UNITI PIU’ CHE MAI. Chi è che gioca sporco? Non è lecito fottersene e mandarli a cagare?
Concordo con l’analisi del tuo post..il problema è che le opinioni sono presentate come fatti, a seconda dell’orientamento di chi le esprime…ma credo sia un vizio congenito del giornalismo italiano, che su questo non eguaglierà mai quallo anglosassone…
I telegiornali italiani fanno davvero schifo. Se togliamo il tg3 e la7 siamo davvero a livelli bassissimi…
speriamo bene…!
Ciao…ti aspetto il 2 novembre al
Mc Ryan’s
ci sono gli
STANDING OVATION (tributo Vasco Rossi)
nn mancare
un abbraccio
forse ce li meritiamo… ma la rivolta deve partire da noi, dai padri di bambini che non devono conoscere questo modo di fare comunicazione, di raccontare la vita. Opponiamoci.
Axell