IO AMO MANGONI E MANGONI AMA ME

Il concerto degli Elio e le Storie Tese di ieri sera è stato mitico. Gli EELST sono sempre di più il miglior gruppo rock-avant-pop-prog-post-demenziale (ma è ancora riduttivo) d’Italia. Il loro set è una continua sorpresa, i pezzi nuovi e i classici sono sempre riarrangiati in modo diverso, e soprattutto il biglietto del concerto (lungo) era offerto a 8 euro (roba che, come dice Elio, "se vai dagli U2 con 8 euro ti picchiano"). Elio adesso sa "come muoversi sul palco", per essere la vera "risposta italiana a Samuel dei Subsonica"…! Rocco non è più lui (e non è nemmeno "il nuovo Boosta") ma è Luigi Calimero, che proclama "Entusiasmo!" e "Opportunità!" a gran voce. Faso è Faso e si agita acclamato dalla folla. Cesareo se la ride suonando il suo rock ungherese. Christian Meyer (l’extracomunitario) spacca casse e rullanti con precisione cronometrica. Mangoni appare di colpo, mascherato prima da Elvis 48 ore prima della morte, poi da vittima del rock, poi da Panino ("Forza Panino!"), poi da cubista disco-music, infine inevitabilmente da SuperGiovane nel trionfale bis prima della chiusura. Tutto perfetto per le migliaia di persone convenute all’appuntamento. Grazie ad Alessia (Fava n. 309) che ci ha fatto entrare nel backstage, dove abbiamo potuto palpare con mano le ciambelle dell’amore di Mangoni, la muscolosa schiena di Elio e fare gli scemi con i membri della band.

2 risposte a “IO AMO MANGONI E MANGONI AMA ME”

  1. minchia che precisina! 🙂

    comunque grazie assai! Ho la foto abbracciato con Elio che mi guarda tutto il giorno appiccicata a mo’ di santino positivo sopra la stampante 😀

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