Dovessi dire come nel film di stasera, sto in banana dura! Tra il fumo di Paz! e quello che ancora mi sta addosso sulla maglia puzzosa. Peccato per la puzza di fumo. Perché un po’ puzza. Fighissimo Paz! me lo devo assolutamente procurare. Ti intorti fino alle due con nuove idee, nuove storie. Spero che ne venga fuori qualcosa… Andraus è decisamente il fumettista che più mi ha colpito sempre e comunque quello che più di tutti considero vicino al mio quore – spiaciuto assai quando è morto. Zanardi nasone ma somigliante insomma me lo immaginavo un po’ diverso ma dicevano così anche di Frodo Bagginsssssss tutto sommato. Ecco adesso ci vorrebbe il lembas, quello sì che fa per la fame chimica… vabbè vado in cerca del mitico Novi (cioccolato) – tanto lo so che domattina verrà detto "Pietro ma stai bene ho ai qualche problema?" – nonnò sto benissimosolosonnounpodimalditesta. Zanna… e Apocalipsi Nau! Mi sento come Homer Simpson nel cartone animato che ho visto ieri di sguincio – de-hi-hi-ho-hu…!
IL MIGLIORE SPLATTER MOVIE DI TUTTI I TEMPI
Nostalgia canaglia…ho trovato finalmente una degna edizione di Evil Dead (La Casa) di Sam Raimi e per di più ad un prezzo decisamente stracciato! Le versioni in DVD di questo cultissimo sono state molte, ma vuoi per il 4:3, vuoi per il mix audio orribile e/o la mancanza di sottotitoli, non mi sono mai fidato. Ieri invece ho goduto dello splatter più oltraggioso per 82 minuti, con tanto di remix 5.1… Ho sempre ammirato Raimi. Per il modo in cui si muove nella realtà produttiva hollywoodiana. In più, lo considero un autore vicino alla mia sensibilità. Uno che al primo film ti squaderna praticamente un manuale di linguaggio cinematografico spacciandotelo per un horror e riuscendo alla grande nell’operazione! Vai di occhi cavati, tendini scoperti, corpi mutilati, autocannibalismo, schizzi e rigurgiti rossi, bianchi, verdi, gialli – fumosi e purulenti. Questo è Evil Dead! Uno dei più ricchi piatti mai concepiti per noi sbarbatelli delle medie che non potevamo vederlo al cinema e abbiamo dovuto attendere un’adolescenza in videoteca per inserirlo nelle nostre maratone notturne a base di Raimi, Argento, Romero e Carpenter… Curioso avere dei cult movie che non hai mai nemmeno visto al cinema perché "non avevi l’età". Comunque – a parte Evil Dead, i migliori splatter di tutti i tempi, per me: Brain Dead di Peter Jackson, Re-Animator di Stuart Gordon, Society di Brian Yuzna, Prince of Darkness di John Carpenter, Day of the Dead di Romero, L’aldilà di Lucio Fulci.
RIVISTE DI MODA E ARREDAMENTO VINTAGE
Certe volte capiti al cinema e ti gusti non tanto un film quanto un concentrato di riviste di moda e arredamento vintage: è il caso di Down with Love, la commedia sentimentale con Renée Zellweger e Ewan McGregor. Il film scivola via senza intoppi, visto che non è altro che una copia carbone delle commedie Rock Hudson / Doris Day che riempivano le mie matinée infantili. Storia talmente banale e finta da far apprezzare la carica di evidenza con la quale banalità e prevedibilità vengono sottolineate (almeno sono sinceri). Interpreti ovviamente perfetti per questo tipo di gioco. Ma i veri protagonisti sono i vestiti eccezionali delle protagoniste femminili, modellati su Balenciaga, Pierre Cardin, Coco Chanel e tutta l’alta moda dell’inizio dei sessanta (di cui ahimè sono un cultore). Vestiti e arredamento: l’appartamento di Barbara Novak e quello di Catcher Block sono un tripudio di soluzioni razionaliste e space-age, memori di Eero Arno, Mies Van Der Rohe, Aalvar Aalto & C. Vetrata imponente con terrazzo vista Manhattan per lei, con ingresso living amplissimo e caminetto a gas con fiamma centrale infossato nel pavimento. Intorno, poltrone rosa a bulbo e pochi quadri alle pareti. Sala da bagno con vasca circolare a gradini e box doccia con motivi razionalisti-pop ridotto ad un paravento semitrasparente. Per lui, appartamento bachelor-pad con zona bar, zona stereo e zona letto richiamabili con bottoni integrati nei pannelli di formica imitazione teak (anche in questo caso grande spazio circolare con moduli intercambiabili). Peraltro, ascensori degni dell’Appartamento di Wilder, molte retroproiezioni che fanno tanto cinefilo e un uso decisamente interessante dello split screen. Recitazione sopra le righe sempre e comunque – per chi apprezza il genere…