Ecco, lo sapevo. Alla fine si fa di tutto per dire “formiamo una destra e una sinistra sane, unitarie, che portino temi di destra e temi di sinistra” poi arriva Voisietequi.it (per la cronaca, io sono qui) e viene fuori che non importa quanto grande sia la mia irritazione per i mille rivoletti vocianti della sinistra, non importa quanto io sia deluso da Bertinotti, non importa quanto a parole io possa lodare ed imbrodare la scelta di formare un unico grande Partito Democratico: mi sa proprio, come diceva il poeta, che io “mi troverò sempre a mio agio e d’accordo con una minoranza“. Quello che un po’ mi sconvolge è il fatto di essere più vicino alle posizioni del nuovo Partito Socialista rispetto a quelle del PD… I’m not PD!
LA RISPOSTA DEMOCRATICA
Perché? Perché? Mi chiedo solo questo. Un povero cristo ce la mette tutta a farsi piacere il nuovo che avanza, a turarsi il naso di fronte ai compromessi più o meno devianti che loro mettono in atto. E poi arrivano questi dementi da Milano. Ma non si rendono conto che si mettono allo stesso livello di quegli altri?
Cioè: “I Am PD“, cantata sulle note di YMCA! Ma dai… svecchiare è un conto, banalizzare è un altro! E non capisco se Veltroni è al corrente dell’iniziativa o meno: fossi in lui, correrei subito ai ripari! Io, lo so, sono old school. Per me già gli spot elettorali sono un’eresia. Per me uno dovrebbe votare solo dopo flebo a ripetizione della Tribuna Politica di Jader Jacobelli. Per me la politica spettacolo è un concetto odioso, che devo farmi andare giù per forza.
Ma benedetti giovani democratici, se fate così il boccone diventa ancora più amaro! Volevate essere trash? Nessuno più di me ama il trash, ma mi sembra che in questo caso il contesto non sia proprio quello giusto. Volevate essere fresh and clean, una boccata d’aria nuova nella politica? Fate l’effetto di una spruzzata record di deodorante per ambienti in una stanza che puzza di merda.
E questa sarebbe la risposta democratica a “Meno male che Silvio c’è”. Andiamo bene. Io mi sarei limitato a rispondere con un dignitoso silenzio.
BARCAMPTORINO 2008 / INAUGURATION DAY
Ciao! Come va? No, non ditemi nulla… “Come va” (lo ricordano gli anglosassoni) è sempre un saluto, mai una domanda. Alla faccia di quelli come mia madre che prendono lo spunto per raccontarti di ogni giuntura che gli dà problemi. Ma non divaghiamo. Siamo qui per inaugurare, allora inauguriamo! Cosa ve ne pare? Volete un bicchiere di spuma? Una patatina (che tira sempre) o una fetta di torta? L’ha fatta la Stefi, eh, mica roba industriale! Avete visto che stile? Sapete perché è tutto in scala di grigio? Perché io vorrei abitare in una casa in scala di grigio, con muri bianchissimi mobili nerissimi e tappeti grigissimi, piena di specchi. Però non ne ho il coraggio, e allora mi rifugio qua.
E avete visto qui di fianco? Il sito, il blog, tutto insieme! Eh… non se ne poteva più della foresteria di Splinder. Ma lo sapete che potete commentare anche sulle pagine del sito? Mai successo, eh? Ho appeso tutti i social network lassù in cima, e giù in fondo c’è lo spazio per twittare oltre a varie altre cose. Se vi perdete tra una stanza e l’altra provate a chiamare… Di solito io sono sempre in uno dei bagni a disposizione. Ah, che fatica… Ma certo, entrate, entrate pure…! Cliccate dove volete, scrivete sui muri, vi amo tutti!
Come dite? Quando ci vediamo dal vivo per festeggiare insieme? Ma è presto detto! Ovviamente al Barcamp Torino 2008! Sposando una formula più che condivisibile dal mio punto di vista, il Barcamp si abbina ai gloriosi Webdays (since 1999) presentando conferenze più istituzionali venerdì 22 e il caos creativo del Barcamp sabato 23, nella meravigliosa cornice del Circolo dei Lettori di via Bogino 9. Il tutto ripreso e trasmesso in diretta sul canale Mogulus, sul blog (che oggi presenta in apertura una mia storica fotografia) e insomma chi più ne ha più ne metta. Spero che ci vedremo. Io ci sarò di sicuro.
Comincio con la cena pre-Barcamp: ci sarà Andrea Beggi, grazie al cui aiuto sono riuscito a costruirmi questa nuova casa dalle fondamenta all’ultimo pezzo di arredamento. Quindi dovrò necessariamente inginocchiarmi di fronte a lui, lavargli i piedi in una baccinella di argento, ungerli di olio profumato al basilico e asciugarglieli con i miei capelli.
Proseguirò sabato ciondolando dentro e fuori dal Circolo: non ho presentazioni in programma (troppo pigro) e perciò mi dedicherò alle attività che mi riescono meglio.
Come una sfida a colpi di passerella con Sonounprecario durante l’intervento di Mafe (allo scopo di farla impappinare a causa della nostra insostenibile bellezza). O il ripristino della nobile arte dell’insert hardcore realizzato sulla base del DVD di Videomarta gentilmente offerto da Maurizio. Oppure potrei portare il cane di Eio a far pipì dietro ai divanetti. Sgommare in moto nei corridoi di Palazzo Graneri della Roccia con Gommaweb (sgommare con Gommaweb, ma come mi vengono)…
Videochiamare Catepol dai bagni dei maschi insieme a Vermario, Max, Estragon e Vanz presentando qualche scenetta alla Amici Miei. Allestire con Etere & C. un banchetto “fatti la caricatura per 10 euro” (con mia percentuale del 20%). Coinvolgere Federico e Marina in una gara di cosplay basata sui personaggi di Rumiko Takahashi. Travestirmi da Arsenio Bravuomo e perseguitare il vero Arsenio sussurrandogli all’orecchio “Il vero Arsenio son io! Tu sei un impostore”…
Giocare rumorosamente a Mario Kart con Axell e Suz durante gli interventi di Marco Camisani Calzolari e Vittorio Pasteris finché questi ultimi non ci tireranno il “cancellino” in testa sporcandoci di gesso il Nintendo DS. Improvvisare con BMV un talk sulla sindrome pre- (e post- e durante-) mestruale nella donna e nell’uomo da concludersi con visione collettiva di un film vaginale a caso con una vaschetta di Haagen Dazs a testa.
Fingere di non comprendere i concetti di e-democracy e partecipazione portando allo sfinimento Daniela e Antonella e dar loro il colpo di grazia spiegando che “quando c’era lui” la partecipazione al massimo consisteva nell’andare tra il pubblico di un programma della De Filippi (segue improvvisazione di danza jazz con le suddette blogger).
Insomma, tremate. Ci vediamo là. E qua. Prossimamente.
