Non pensavo sarebbe stata una faccenda così lunga. Ma sapete, voglio portare qui anche il mio vecchio sito, non soltanto il blog. Quindi prima di passare di qua l’archivio Splinder, con la complicità spero benevola e disinteressata del buon Beggi, devo creare a manina tutte le mie belle pagine. Sono quasi a quota 100, ma penso che sforerò fino a 180… Porca zozza, non mi ricordavo un sito così corposo. E sì che ho potato interi rami. Ma forse… sì, potrei fare così. Mi è venuta in mente adesso adesso un’altra incredibile possibilità di potatura. Sì, farò così. L’archivio degli articoli non lo metto più. Metto solo i titoli. Mi risparmio un centinaio di pagine inutili. Tanto metterò il vecchio sito in una cartella /old di questo server… Bon dai! Forse sto weekend finisco il porting del sito.
RELAX, DON’T DO IT WHEN YOU WANT TO COME
Oggi nuovo taglio di capelli. Voglia di cambiare. Senso di fastidio per i boccoloni sulle spalle. Voglia di corto sfilato spettinato. Ma la mia parrucchiera sa come interpretare i miei desideri inespressi. Non per niente ha studiato da Vidal Sassoon, lei. Mica cazzi.
A seguire, saldi selvaggi da Celio (il negozio tamarro d’estate e moderatamente glamour d’inverno, fatto per le tasche dei milleuristi: camicia elegante accettabile per un matrimonio 11 euro.
A seguire, puntatina da Fnac ché è uscito Videodrome, dopo nove anni che lo bramavo (niente extra ma vabbeh… 8 euro).
A seguire, mi serviva una cravatta (sempre per il discorso del matrimonio) e mi dico "ma sì, entro qui"…
P – (mostrandogli la camicia da pezzente, per la cronaca color prugna) "Scusi, ha una cravatta che vada bene con questa?"
C – "Certo! Abbiamo questa…"
In effetti la cravatta è perfetta, la commessa ha gusto, ma mettiamola alla prova…
P – "Mi scusi sa, ma il regimental non lo amo molto, mi ricorda troppo Berlusconi. Non ha qualcosa a motivi kashmir? Che stia bene anche con un mezzo Windsor, magari…"
Io non mi intendo un cazzo di cravatte, ma quei due termini che so li uso a sproposito per far credere di essere esperto, un po’ come faccio anche sul lavoro…
C – "Beh, sì, abbiamo anche queste…"
Mi fa vedere altre tre cravatte.
P – "OK, tutte belle, ma… i prezzi?"
C – "Allora, son 59 euro la regimental, le altre tutte 80"
P – (senza battere ciglio) "Ah… già scontate per i saldi?"
C – (senza battere ciglio) "Quali saldi?"
P – …………..
C – …………..
Ovviamente prendo quella da 59, giusto perché era veramente perfetta. Da sola costa circa sei volte la camicia di Celio. Mi domando se sia normale. Poi esco, c’è il sole e mi sento in un musical. E quando mi sento in un musical nulla può scalfirmi.
Il senso del titolo è dovuto al fatto che – seguendo il consiglio di BMV – sto ascoltando gli anni ’80 su Last.fm. E poi, se Axell mi vuole ministro per la diffusione della cultura eighties, un motivo ci sarà…
LOTTANDO CON I WIDGET, INVANO
Voglio finire così, proprio perché sono le due. Adesso mi sono sinceramente rotto i coglioni.
Il widget dei commenti recenti fa cagare, dovrò capire come funziona. Il widget di MyBlogLog… boh, è vuoto. La Tag Cloud è tutto tranne che cloud… Alla fine, come in tutte le cose, penso sia più semplice infilare a manina il codice (vedi footer) per averle come le si vuole (se si proviene da un background di web designer pistino).
Quindi dico basta al tema, a meno che a qualche illuminato non venga in mente di darmi una dritta, e cominciamo (domani) con l’importazione delle pagine statiche…