DAL FESTIVAL, A DARIO, A BJORK

Che tristezza… è cominciato un Festival assolutamente inguardabile (sono stati sufficienti 45 secondi di DJ Francesco, di cui 40 per il beneficio del dubbio). Deciso a rifugiarmi in un Dario Argento altrettanto inguardabile ma quantomeno rassicurante, mi accorgo che è disastrosamente tagliato nelle uniche scene degne del nome del regista (le sequenze di omicidio). In pratica, per "passare" in prima serata, Nonhosonno è diventato un thriller senza omicidi. Ma del resto sono cose che capitano ogni sera, visto che il pubblico di merda (gli Skiantos avevano ragione) deve avere la pappa pronta senza ossicini che vadano per traverso, come un tranquillo lobotomizzato di quartiere. Mah… meglio rilassarsi con il Greatest Hits di Bjork, che raccoglie tutti i suoi superlativi video (ce ne fosse uno brutto – beh, forse Play Dead). Da Michel Gondry a Sean Cunningham, da Jean Baptiste Mondino a Spike Jonze a Eiko Ishioka – il meglio del corto sperimentale con il meglio della musica di Bjork. Azzardo… Miglior video: All is full of love. Miglior canzone: Joga. Video in cui Bjork è più gnocca: It’s oh so quiet. Video più inquietante: Cocoon. Video più assurdo: I miss you…!

TRAPANARE CON GAIEZZA

Merda, ho mal di denti…! Adesso mi toccherà contattare il mio dentista. L’ho scelto simpatico (anche se, come direbbe Palmiro Cangini, un dentista può essere simpatico come un gatto attaccato ai maroni), ma cerco di vederlo il meno possibile. Come minimo vorrà estrarmi il dente del giudizio rimanente (al quale sono affezionatissimo) e trapanarmi qua e là con gaiezza… Brrrr! 🙁