L’ACCESSIBILITA’ DEI PARTITI ITALIANI

Niente male uno degli ultimi "special" di Punto Informatico che riassume la ricerca di Webaccessibile sull’accessibilità (sempre quantomai scarsa) dei siti dei partiti italiani. Si tratta comunque di una maggiore o minore attenzione che queste organizzazioni hanno nei confronti degli elettori. Ovviamente questa attenzione può essere in buona fede o a scopo di persuasione politica nemmeno troppo occulta – sta di fatto che l’opposizione dovrebbe aggiornarsi un po’: Il Berlusca, come al solito, li batte sulle nuove tecnologie…

JOHN WOO CHE RIFA’ HITCHCOCK

Dopo mesi di astinenza da Blockbuster, arrivo a casa con Paycheck di John Woo. Godibile. Lungi dal furore di The Killer o Hard Boiled, ma anche solo dai virtuosismi di Face/Off o MI:2, Woo è riuscito ad immedesimarsi talmente nel cinema classico americano da aver prodotto un film assolutamente hitchcockiano, pur con il marchio di fabbrica delle sue settantacinquemila steadicam (è riuscito pure a ficcarci la solita colomba al rallentatore)… Modella quel manzone di Ben Affleck su Cary Grant, la fulgida Uma su Eva Marie Saint e l’Intrigo Internazionale è servito. Philip K. Dick è ovviamente un pretesto modaiolo e di lui mi pare resti ben poco. Peccato. Nulla di memorabile, ma il quiz del reverse engineering prende abbastanza.

LUCA ENOCH E GIANLUCA COSTANTINI

Un paio di segnalazioni al brucio. La prima: il blog di Luca Enoch, scoperto dopo la lettura dell’ultimo numero di Gea. Enoch è sempre un grandissimo, e Gea è probabilmente il fumetto italiano più figoso degli ultimi anni. La seconda: il sito di Gianluca Costantini da Ravenna, tutto un altro genere, ma la serie di vignette El Indio è assolutamente troppo Frigidaire (per i nostalgici dell’Orda d’oro, una manna dal cielo). Sul versante Badly Drawn Comics, invece, attendo qualche galattica novità da Gigi e dal suo creatore… 😉