BILLY CORGAN STA IN UN FILM HORROR (PERO’ SUONA)

Nei banchetti di DVD in offertissima ho ripescato Stigmata, un piccolo classico di fine anni ’90 che mi aveva parecchio incuriosito al tempo dell’uscita. Non è propriamente un horror, ma la formula (cfr. post precedente) si applica alla grande… Poche parole: stigmate, ossessioni religiose, complotti vaticani, vangeli apocrifi, eresie, musiche di Billy Corgan, montaggio acidissimo, pellicola sviluppata a metà con risultati fotografici inquietanti, Patricia Arquette che sanguina dalle ferite mistiche, stile Esorcista ma senza il demonio. A parte tutto, c’è un bel documentario (anche se sembra inverosimile che si siano preparati per cinque anni a studiare Padre Pio prima di fare il film) e un finale alternativo decisamente più efficace di quello uscito al cinema. Un film originale, anche se abbastanza legato all’estetica nu-metal / grunge

LA FORMULA MATEMATICA DEL PERFETTO HORROR MOVIE

Avvisato da Clio, punto sull’articolo del Corriere e risalgo alla fonte primaria del King’s College per saperne di più: una solerte matematica ha scovato la formula del perfetto horror film. Son cose che fanno sempre un po’ arricciare il naso, ma se si è super-geek come me, possono anche divertire. Dalla notizia dell’Università di Londra, però, viene fuori una pecca: la ragazza si è basata per la sua analisi su una rosa di soli 10 film, di cui almeno un paio assolutamente discutibili e gli altri fin troppo "perfect scary movie" anche senza bisogno di una formula atta a giustificare il loro status. Sarebbe invece interessante applicare la formula di Anne Sigler ad un confronto tra versione americana e giapponese di The Ring, oppure all’originale e al remake di Texas Chainsaw Massacre, oppure agli horror dozzinali per svelarne le carenze (sarebbe illuminante per i cattivi sceneggiatori). Immagino però che la Sigler non sia pagata per farsi queste seghe mentali, quindi accontentiamoci di sapere che il film più pauroso di tutti i tempi, secondo la sua formula, è The Shining di Kubrick. Che è già un bel risultato… Per la cronaca (e per i super-geek) la formula dell’horror perfetto è: (es+u+cs+t)^2 + s + (tl+f)/2 + (a+dr+fs)/n + sin x – 1.

SONO IL MAGO SABBIOLINO

Che palle! Se c’è una cosa che sopporto meno ancora dei problemi ai denti sono i problemi agli occhi! Sarà l’ansia di castrazione, anche se ci vedo poco di inconscio nella mattinata di oggi. A casa dal lavoro perché il mago sabbiolino ha fatto visita nelle prime ore del mattino… Ultimamente mi capita spesso, troppo spesso. Mi preoccupo: forse dovrei fare una visitina all’ospedale oftalmico. In poche parole, nei momenti più impensati (e a volte appena sveglio) l’occhio lacrima e si arrossa come se avesse un bel ciglio nero piantato tra la palpebra e la congiuntiva. Solo che non c’è nessun ciglio. L’occhio non sta né aperto né chiuso, e ad un’esplorazione ravvicinata sembra che non ci sia nulla. Salvo poi trovare corpi estranei tipo piccoli filamenti fastidiosi che si manifestano dopo un’oretta di delirio. Stamattina ho provato con l’acqua borica. Forse ho esagerato. Mi è preso un attacco di congiuntivite che mi ha costretto a letto con la mascherina scura. Non che mi dispiaccia spezzare la settimana, ma ora dovrò affrontare la rottura di palle di andare dalla dottoressa a farmi fare il foglio mutua… bah! Devo risolvere questo problema!