IL MEGLIO DEL 2004 SECONDO ME

Una super Top 5 per il meglio dell’anno passato… 😉
Cominciamo con i libri letti
1. Il petalo cremisi e il bianco (Michel Faber)
2. Mele bianche (Jonathan Carroll)
3. Ingannevole è il cuore sopra ogni cosa (JT Leroy)
4. La notte del drive-in (Joe R. Lansdale)
5. L’oscura immensità della morte (Massimo Carlotto)
Continuiamo con i film visti
1. Kill Bill (Quentin Tarantino)
2. Il ritorno del re (Peter Jackson)
3. Se mi lasci ti cancello (Michel Gondry)
4. Hero (Zhang Yimou)
5. Big Fish (Tim Burton)
…e concludiamo con la musica ascoltata.
1. American Idiot (Green Day)
2. Musicology (Prince)
3. Medulla (Bjork)
4. Real Gone (Tom Waits)
5. Fly or Die (N*E*R*D)

ODE ALLE FAMIGLIE D’ORIGINE

Ogni due weekend, nei momenti più intensi, capita di dover fare la maratona Torino-Asti-Torino-Ivrea-Torino. A volte anche nell’arco della stessa giornata. Più spesso, come ad esempio questo fine settimana, nell’arco di due giornate. In modo da riempirsi ben bene il weekend. Del resto lo scorso weekend abbiamo vagato in pigiama per la casa senza quasi uscire nemmeno una volta, quindi per la legge del contrappasso stavolta toccava andare in visita alle rispettive famiglie di origine. A pranzo. Che è una cosa terribile, specie se i tuoi abitano lontanuccio e ti devi svegliare presto anche il sabato e la domenica per spararti da 40 a 90 km di viaggio nella nebbia per rimpinzarti di cibo e ruttare tutto il pomeriggio. Comunque, si fa. Poi la sera cerchi di sfogarti e vedere gli amici, e restare a chiacchierare piacevolmente, magari fino alle tre. Però ti stronchi. Il sabato dai suoceri: salumi vari, pasta col salmone e pollo brasato al vino con purea (o "pureia" se detto alla piemontese). Stefi mostra le sue creazioni in ceramica alla mamma. La mamma (che è sempre la mamma) nota alcune imperfezioni nel pezzo.
"E’ normale che non sia perfettamente liscio?"
"Ma certo mamma, è fatto a mano!"
"Ah… ecco…"
"…"
"…No, perché vedo che ci sono anche delle pennellate un po’ imprecise qui…"
La mamma di Stefi sarebbe la gioia di tutti gli artigiani che lavorano a mano le materie prime, orgogliosi delle loro imperfezioni assolutamente anti-industriali…! Il suo motto, sempre positivo, è "Se ti metti a lavorare la ceramica, stai pur sicura che nessuno compra più vasi"…
La domenica è la volta del ragù alla napoletana, gentilmente offerto da mia nonna, che è in piedi dalle 5 del mattino per prepararlo. Ovviamente il ragù è sempre buonissimo, ma è il modo con cui viene presentato a rendere il commensale perplesso.
"Pietro… vuoi altro sugo?"
"No, nonna, sono a posto così."
"Ecco, tieni, un’altra mestolata!"
"Ah… va bene."
[ellissi temporale di 42 secondi]
"Pietro… mi pare che ne hai poco di sugo, ne vuoi ancora? Prendi altro sugo, tie’…"
[ellissi temporale di 11 secondi]
"Gliene abbiamo dato di sugo a Pietro? Ah… mi pareva di no…" – e così via.
Quando mio padre, mia nonna e mia mamma sono in tre in cucina hanno lo stesso effetto devastante dei fratelli Marx. Chiunque assista alle loro performance ha il mal di testa e la confusione mentale garantita.
"Prendi il piatto."
"Quale piatto?"
"Quel piatto… no, quell’altro!"
"Aspetta, gira di qua… no, apri la lavastoviglie!"
"Ma no, ma’… quello lo facciamo dopo, aspetta!"
"Dai del sugo a Pietro…"
"Ma se ne ha già avuto tre volte!"
"Allora danne a Stefi!"
"Aspetta, tie’…"
"No, ma che fai, grattugia qua…"
"Vuoi o’ pecorino? O vuoi la ricotta? Tieni il pecorino, tie’!"
Un uomo ha bisogno di decompressione. Alla fine mi sono rifugiato nella redazione di un articolo per sfuggire al deliquio. E la settimana non è ancora cominciata.

MONSTER ALLERGY MI PRENDE UNA CIFRA

A volte si ha bisogno di leggere qualcosa di più "leggero". E’ in questi momenti che mi viene in aiuto Monster Allergy di Barbucci, Artibani e Canepa, di cui ormai attendo sempre più spasmodicamente l’uscita in edicola. Ringrazio il cielo di vivere in Italia in questi casi, dato che nella vicina Francia gli albi di MA sono supercartonati, lucidissimi e costano dieci volte tanto (URRGGH)! Devo quindi dire che, in una giornata per altri versi un po’ caccosa, l’ultimo numero fresco di acquisto mi ha veramente emozionato! Senza citare le straordinarie sorprese che attendono al varco Elena, ci sono quegli accenni bastardissimi (del tipo: scoppierà l’amore tra Elena e Zick? Ma certo che sì! E poi: non sarà che Greta, la madre di Zick si avvia a diventare un personaggio di statura tragica?)… Soprattutto una cosa va detta. Per quel che riguarda la scansione dei tempi narrativi quelli di MA non hanno nulla da invidiare ad autori più celebrati e "riconosciuti" come – tanto per fare un paio di nomi – Berardi ed Enoch (peraltro leggo anche Julia e Gea sempre con grande piacere).  Eh, sì. Quando voglio sono molto pop-trash. Infatti, tanto per restare in tema: quanto ci ha agganciato l’ultima trucidissima puntata di Un posto al sole? Ma veramente hanno sparato a Ferri? E sarà la volta buona che schiatta? Non posso fare a meno di notare che la scena dello sparo è identica a quella presente in La casa dei 1000 corpi. Che l’abbiano visto anche gli psichedelici sceneggiatori della mia soap preferita?