ESERCIZI DI DIDJERIDOO

Una piccola novità, un momento di illuminazione. Nel weekend, alla libreria Scritti sulla Musica, ho trovato la seconda edizione ampliata e con CD audio allegato del libro sul Didjeridoo di Papi Moreno. Diciamo che dopo tre anni di onorata e polverosa carriera su una mensola di casa (data la mia totale incapacità di produrre altro che scorregge amplificate attraverso il didje), grazie al metodo illustrato nel libro sono riuscito a trovare il modo giusto di suonare. Adesso riesco quantomeno a modulare la nota base e a muovere la lingua per variare il suono! La vibrazione del didje la riconosci, come dice Moreno, perché ti risuona dentro. Nonostante dopo un’ora di esercizio mi sembrasse di aver gonfiato mille palloncini (non ho il fisico) la sensazione suonando è molto ricca, dà soddisfazione. Adesso che ho capito mi eserciterò ogni giorno, per la gioia di Stefi, Maya e dei vicini di casa. Poi magari in autunno vado a fare uno dei seminari di Papi… Why not? 🙂

IL SEME DELLA FOLLIA

Sarà il caldo. O magari il Giro d’Italia. Mentre sto per restituire un paio di DVD al mio Blockbuster (è mio: conosco personalmente tutti quelli che ci lavorano, Marcello, Axe, Simona) passa un tipo. Normale, mi pare. A pochi passi da me, davanti all’ingresso del negozio, si inginocchia sul marciapiede. Si fa il segno della croce. Rimane a capo chino qualche secondo, poi si alza e se ne va. Come se nulla fosse. Io e una coppia parcheggiata lì accanto lo seguiamo con lo sguardo. Decido che comunque è il caso di infilare i DVD nella buca. Passa un altro tipo. Mi guarda. Guarda con un certo interesse la locandina dei film a noleggio in uscita a giugno. Poi si toglie la maglietta e resta a torso nudo. Non stacca lo sguardo dalla vetrina. Prima di vedere una scena alla Carpenter, tipo una serie di personaggi inquetanti attratti dal demone del videonoleggio, mi avvio verso casa. Mi viene voglia di fumare. Mi fermo accanto a due puttane, carine. Una bionda, l’altra mora. Ma sono entrambe salutiste, e di sigarette da offrire non ne hanno. Passa un gruppo di ragazzi in scooter, suonano i clacson, fanno apprezzamenti. Io e le puttane ridiamo insieme, poi riprendo la strada. A casa, la mia pallottina è ranicchiata su un divano. Respiro regolare, un sorriso sulle labbra. Le sfioro la guancia con un bacio. E’ un pezzo di notte a Torino.

IL MEME DEI FILE MUSICALI (CON UN OCCHIO ALLA SIAE)

Svaroschi mi sferra un colpaccio notturno piazzandomi questa intrigante catena di S. Antonio musicale… Ed io è tanto che non parlo di musica! Compilo quindi diligentemente…

1. Volume totale dei file musicali
File musicali, hmmmmmmm… Dunque si intende solo MP3? Fammi pensare, all’incirca 3 GB adesso su PC, un’ottantina di GB sparsi su un centinaio di CD… comunque tanti. CD audio pochini (saranno 200), però sono orgogliosissimo della mia collezione di vinili che ormai sento pochissimo (circa 400) e delle mie innumerevoli audiocassette quasi tutte registrate ai tempi gloriosi in cui duplicarsi i CD non era reato… ;-P

2. L’ultimo cd che ho comprato
Comprato…? Ah, sì! CD di cantante tunisino di cui non conosco il nome (ma è un po’ il Ricky Martin del Maghreb).

3. Canzone che sta suonando ora
La Gasolina (Daddy Yankee)… Lo so… Sono tamarro dentro! Ma si tratta di un remix… :-))

4. Cinque canzoni che ascolto spesso ultimamente
Believe (Chemical Brothers) – perché… mi dà la carica a bbestia
Feel Good Inc. (Gorillaz) – perché… mi fa stare bbene
Boulevard of Broken Dreams (Green Day) – perché… dovevo dirne una, ma mi sento tutto l’album in continuazione
You Can’t Always Get What You Want (Rolling Stones) – perché… non puoi sempre avere quello che vuoi
Musicology (Prince) – perché… c’è la linea di basso geniale