STACKOPOLIS, TRA TETRIS E SIMCITY

Il sito (e il gioco) più addictive del weekend è sicuramente Stackopolis (segnalato dal Mionico Bamboo): oltre che farti sclerare on line, il gioco dei blocchetti (un incrocio tra il Tetris e SimCity) è anche scaricabile sul PC. Il sito stesso è eccezionale… tutto da cliccare, possibilmente in orario di lavoro!

STORIE TESE TORINESI

Ho smesso da anni di guardare i telegiornali e anche i giornali li leggo con fastidio. Mi deprimono. E’ troppa la fame di buone notizie, che invece non ci sono mai. In questi giorni, ad esempio, nella mia città ci sono tre storie tese, una buona, una pessima e una che altalena tra alti e bassi. Quella buona è il voto agli immigrati, che secondo me fa parte di quel ristretto numero di segnali concreti e positivi per ridurre il divario (e l’odio) tra culture diverse e per avviare un vero discorso di integrazione. La violenza nasce sempre dall’intolleranza, dall’ignoranza, dall’arroganza. Qualità che non mancano ai leghisti nostrani, che comicamente le provano tutte per tirare palate di merda su questa decisione. Quella pessima è la vicenda degli autonomi arrestati con accuse iperboliche (devastazione e saccheggio). La notizia non fa che dimostrare la schizofrenia di una città in preda al delirio. Purtroppo molto spesso la violenza genera rabbia in chi la subisce, magari anche da più parti (dagli skin e dalla polizia). Quella così così è il percorso sul filo del rasoio della squadra del cuore, mai così sofferente sotto i riflettori. Lo stillicidio di piccoli colpi di scena positivi e negativi è degno di un romanzo d’appendice. Comunque sia, gente che si rimbocca le maniche ce n’è. Speriamo bene.

IO AMO MANGONI E MANGONI AMA ME

Il concerto degli Elio e le Storie Tese di ieri sera è stato mitico. Gli EELST sono sempre di più il miglior gruppo rock-avant-pop-prog-post-demenziale (ma è ancora riduttivo) d’Italia. Il loro set è una continua sorpresa, i pezzi nuovi e i classici sono sempre riarrangiati in modo diverso, e soprattutto il biglietto del concerto (lungo) era offerto a 8 euro (roba che, come dice Elio, "se vai dagli U2 con 8 euro ti picchiano"). Elio adesso sa "come muoversi sul palco", per essere la vera "risposta italiana a Samuel dei Subsonica"…! Rocco non è più lui (e non è nemmeno "il nuovo Boosta") ma è Luigi Calimero, che proclama "Entusiasmo!" e "Opportunità!" a gran voce. Faso è Faso e si agita acclamato dalla folla. Cesareo se la ride suonando il suo rock ungherese. Christian Meyer (l’extracomunitario) spacca casse e rullanti con precisione cronometrica. Mangoni appare di colpo, mascherato prima da Elvis 48 ore prima della morte, poi da vittima del rock, poi da Panino ("Forza Panino!"), poi da cubista disco-music, infine inevitabilmente da SuperGiovane nel trionfale bis prima della chiusura. Tutto perfetto per le migliaia di persone convenute all’appuntamento. Grazie ad Alessia (Fava n. 309) che ci ha fatto entrare nel backstage, dove abbiamo potuto palpare con mano le ciambelle dell’amore di Mangoni, la muscolosa schiena di Elio e fare gli scemi con i membri della band.