QUANDO GLI INGLESI FANNO RIDERE

Un ottimo piccolo film visto da poco in DVD: Millions di Danny Boyle non tradisce lo stile visionario-pop del regista inglese dai trascorsi "acidi". Piuttosto, Millions è più vicino a 28 giorni dopo, nel suo essere un film dal ritmo veloce, digitale, adrenalinico e indipendente. Millions però non è un horror apocalittico, ma una commedia inglese coi fiocchi, incentrata sull’impatto che un milione di sterline ha su due ragazzini di 8 e 10 anni. L’intrigo: una rapina fatta pochi giorni prima dell’immaginario passaggio dalla sterlina all’euro arricchisce i banditi che però sono costretti a gettare i borsoni pieni di sterline per recuperarli in seguito. Uno dei borsoni finisce in mano al piccolo Damian, appassionato di vite dei santi (che gli appaiono di tanto in tanto) e ossessionato dalla carità cristiana. Il fratello maggiore Anthony, invece, è molto più pratico e vorrebbe investire i soldi. Nella ronda delle banconote entrano presto anche il padre, la sua nuova fidanzata e purtroppo anche uno dei rapinatori, che sta cercando il bottino (sequenze thriller degne di La morte corre sul fiume). Il tutto pompato con musiche di Muse, Chemical Brothers e altre piccole perle. Veramente godibile.

PRINCIPE MEZZO SANGUE: LA FINE

Non è stato facile finire Harry Potter and the Half-Blood Prince. Negli ultimi mesi ho sempre cercato di tenermi lontano da forum, liste e siti in fermento su chi fosse il "principe", su cosa potesse succedere nel nuovo libro etc. Per cui, le sorprese che JKR riserva in questo volume sono state, per me, reali. E ovviamente parecchio amare, considerando la capacità della scrittrice di farti affezionare ai suoi personaggi. Azione, avventura, ormoni (sempre più) e depressione a piene mani sono gli elementi di HBP – in misura anche maggiore che in OOTP. In generale siamo sempre sullo stesso livello, cambia poco anche se si capisce che ci stiamo avvicinando alla fine della saga e quindi si delinea molto bene anche la possibile trama dell’ultimo volume. Tra le novità del libro, almeno un luogo interessante (l’abitazione di Snape a Spinner’s End) e qualche personaggio ambiguo come il nuovo ministro Scrimgeour (non si sa se sia peggio lui o Fudge) e naturalmente il nuovo professor Slughorn (la cui descrizione mi ha immediatamente ricordato il tricheco dell’inserto "Il tricheco e il carpentiere" di Alice nel paese delle meraviglie). Difficile fare considerazioni sulla trama (difficile anche non farne, ma nel caso inserirò gli spoiler in testo bianco – selezionare per leggerli comunque). Mi sembra che alla fine tutto si riduca a tre figure principali: Harry, Dumbledore e Snape. Sul fatto che Harry passi un sacco di tempo con Dumbledore non ci sono santi, si deduce chiaramente da tutte le copertine delle varie edizioni. Molto dell’intreccio viene rivelato dai ricordi che Harry viene chiamato a testimoniare insieme al suo preside. Ricordi che svelano moltissimo sull’infanzia e la giovinezza di Voldemort – una chiave essenziale per la riuscita dell’impresa di Harry (conoscere il nemico per poterlo battere). Harry, come al solito, è sempre più incazzato (e ne ha ben donde). Sospetto che mai come in questo libro si sia trovato all’oscuro di alcuni elementi essenziali per comprendere veramente ciò che gli succede intorno. Occhio agli SPOILER: l’elemento centrale è ovviamente la morte di Dumbledore, di pari passo con il tradimento di Snape. Se si può stare certi che il preside è morto (ma c’è da aspettarsi qualcosa dal suo ritratto appeso nel suo ufficio), c’è una forte ambiguità sul tradimento di Snape. Se fin dal secondo capitolo è stato costretto a giocare sul filo del rasoio, è possibile che abbia confessato a Dumbledore il fatto di aver giurato di aiutare Draco a costo della vita, e che Dumbledore stesso abbia valutato che – se uno dei due doveva morire – quello doveva essere lui. In questo modo, Snape può diventare il "preferito" di Voldemort pur restando dalla parte dei buoni. Oppure Snape è semplicemente malvagio, chissà. Ma di sicuro si ritaglia un vero ruolo da protagonista. Del resto, il principe mezzo sangue è proprio lui! Insomma, la saga di Harry Potter si sta trasformando sempre di più in una tragedia shakespeariana. Ovviamente ci sono anche momenti distensivi: tutti quelli che riguardano Fred e George, ovviamente, ma anche tutte le meravigliose storie d’amore che si intrecciano – e alla fine trionfa il fronte Harry/Ginny + Ron/Hermione (anche se, come sempre, ci sono diversi ostacoli che spero bene verranno definitivamente superati nel settimo volume)! Peraltro, parlando di Voldemort, c’è questo fatto affascinante degli Horcruxes (SPOILER: oggetti magici di uso comune in cui Voldemort ha trasferito parti della sua anima per risultare relativamente immortale, il che spiega come sia comunque sopravvissuto prima di incontrare Quirrell in PS). Dumbledore sembra averli scoperti quasi tutti, ma naturalmente rimane il dubbio sul sesto Horcrux… hmmmm… E poi chi sarà questo fantomatico R.A.B.? Merda, toccherà aspettare altri due anni! Intanto ci si può consolare con il trailer di Goblet of Fire…!

DO YOU WANNA GET HEAVY?

Concludo degnamente la serie di concerti estivi (in attesa di Settembre Musica) con Blues Explosion allo Spazio 211! Prima cosa: me li aspettavo più marci. Invece sono scattanti, sudaticci sì ma senza esagerare e pestano come dei dannati facendo un discreto casino blues-punk anche se sono solo in tre. Non è che avessi seguito molto le evoluzioni di Plastic Fang o Damage: i Blues Explosion fanno parte di quelle band sempre un po’ uguali a sé stesse, e io ero rimasto ai fasti di Orange e ACME. Però la carica è rimasta immutata, così come il vizio di gridare "Blues Explosion!" ogni due minuti…! Pezzi vecchi pochi, dunque, ma Jon Spencer, Judah Bauer e Russell Simins erano belli tirati sotto le scarse luci rosse e blu, e nei bis ("we can play anything that you want!") ci hanno regalato anche Bell Bottoms. Dello Spazio 211 mi ha stupito la relativa poca gente (ma forse molti sono in vacanza) e la consueta immensità del cugino Kasko che adesso si è trasferito nei boschi intorno a Luserna. Heavy!