UN RAGGIO DI ESISTENZA LIMITATO

Oggi mi sento preso da un’inesprimibile angoscia. Non avrei voglia di fare nulla di nulla. Poi mi ritrovo a fare i conti. Sarà anche quello che mi dà l’ansia, dovrei fare cose più rilassanti. Chissà se alla fine siamo condannati a non muoverci mai da un raggio di esistenza più o meno limitato. Servirà veramente a qualcosa pensare positivo? Certo, ne sono abbastanza convinto. Ma richiede molto impegno, e qualche volta è veramente stancante. E’ così comodo abbandonarsi alla negatività…

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AL TRAFFIC CON MANU CHAO

Ieri cominciava Traffic, il festival gratuito torinese. I vostri affezionatissimi decidono di andare alla serata inaugurale con Gogol Bordello, Caparezza, La Phaze e Manu Chao. Pare che la serata cominci alle 20.30. "Impossibile", pensano gli Izzos, "sarà un espediente per far arrivare la gente prima a mangiare i panini, ma il concerto inizierà alle 22 come al solito". Falso. Torino è sempre + bella e nello stesso modo è anche sempre + organizzata. Ragion per cui, l’unico gruppo per il quale nutrivamo un vero interesse (i Gogol Bordello) hanno effettivamente suonato alle 20.30, quando noi eravamo clamorosamente in fase pizza. Alle 21 partiamo, convinti di essere in pista per le 21.30: con lo scooter, sei subito a destinazione. Falso. L’ingorgo parte dal Rondò della Forca (un simpatico luogo della topografia taurinense a metà strada tra il centro e la perieria dove un tempo giustiziavano i criminali) e si protrae fino al parco della Pellerina, luogo del festival. Oltre al traffico ribelle c’è il vento, le foglie secche e le cartacce in faccia e i primi goccioloni di quello che promette di essere un uragano epocale. Alle 22 riusciamo a parcheggiare la moto relativamente vicino all’ingresso. Alle 22.30 riusciamo a posizionarci in un punto da cui più o meno era possibile vedere il palco (e meno male che quest’anno hanno pensato ai megaschermi). Ha già suonato anche Capa e stanno finendo i La Phaze. Resta il solito Manu Chao, che almeno non si risparmia e giunge a noi nella sua veste più Mano Negra (leggi: tutti i pezzi rivisti in chiave superpunk). Per cinque volte il concerto sembra finire, poi riprende ancora. All’una si conclude. All’una e mezza riusciamo ad arrivare allo scooter (parcheggiato 100 metri più in là) e alle due a casa (percorrendo i 9 km che separano casa nostra dalla Pellerina). Una serata indimenticabile. Forse di Traffic ne ho abbastanza così

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MISCELLANEA CINEMATOGRAFICA PER TUTTI I GUSTI

Sicuramente vi avrò parlato in precedenza della Originale Miscellanea di Schott. Un libro imprescindibile, ricco di minchiate che non servono assolutamente a nulla nella vita di tutti i giorni e perciò stesso sublime. Ebbene, è uscito un volumetto analogo dedicato completamente al cinema (una sorta di raccolta di inutilità per il cinefilo malato) e ve lo consiglio caldamente. Al di là del titolo italiano fuorviante ("Portala al cinema" che abbinato all’immagine di copertina lo fa sembrare un manuale di petting avanzato), The Moviegoer Companion di Guy Rhiannon è uno spasso da leggere in tram, prima di dormire, sulla tazza del cesso e in ufficio invece di lavorare. Abbinato ad una bevanda ghiacciata è la lettura ideale per queste temperature atroci.

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