CE LA STIAMO FACENDO

Solo per tenervi aggiornati: il sito è praticamente a posto, basta che clicchiate su una qualsiasi pagina lì a destra sotto il menu “Entra nel sito” e siete a cavallo. Il blog… beh, quello è un tantino più complicato. Ho finito ieri di riordinare e mettere a posto tutti i post di Splinder. Ora mi sembra siano pronti per l’importazione in WordPress. Peccato che per fare ciò io debba installare un server Apache (con PHP3 MySql5 e WP 2.3.2) in locale e importare con il plugin di Fullo lì dentro. Come so queste cose? Me le ha dette il Beggi, se no io col cavolo che mi ci raccapezzo. Detto ciò, ho pensato che fare questo import con la testa protesa verso NYC sarebbe un po’ azzardato. Perciò, rimandiamo a metà febbraio queste operazioni così delicate. Per adesso thank you, namaste & good luck, che ne abbiamo bisogno.

UNITI PER IL CERVELLO (IO E IL SUZ)

Suzukimaruti era al mare, e per una settimana il feed reader è tornato snello e scattante. Ora Suzukimaruti è tornato, e ha prodotto nel giro di due giorni due post kilometrici. Ma non importa. Io amo quest’uomo. Nel suo ultimo post A cercar la bella morte AKA Yes We Can è riuscito ad esprimere con il consueto ed affascinante spregio della sintesi quello che penso io, quello che (spero) pensi tu, quello che pensa la parte onesta dell’Italia. Magari quella che un po’ d’esame di coscienza se lo vuole fare. In sostanza due punti, uno di amarezza e uno di speranza. Uno: ci meritiamo Berlusconi, inutile girarci intorno. Due: Veltroni forse ha annusato la traccia giusta, interpretando correttamente il malessere della base. Vedremo che succederà, in ogni caso leggete il post, che merita.

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A PROPOSITO DI TUTTA QUESTA SFIGA

In questi giorni sto spolverando gli scaffali e rimettendo in ordine i ripostigli di Splinder. Provo a dare una bella sistemata per non dovermi portar dietro post inutili perché raddoppiati o categorie indesiderate. Insomma, metto a punto il blog in modo che sia facilmente portabile su WordPress. Perché di là ho già tutto pronto, manca solo questo bell’archivio di circa 820 post (pensavo di aver superato i 1000 e invece no). Nel far questo, ho buttato inevitabilmente l’occhio su quattro anni di storia personale, tra una risata e un moto di fastidio. E mi sono reso conto che non c’è stato un singolo mese, in questi ultimi quattro anni, in cui qualcosa di grosso non sia andato male. Lutti, furti, danni irreparabili, piccoli e grandi problemi. Cioè, questo blog è un calvario! Simpatico, però. Speriamo che ora che Saturno non è più contro qualcosa possa cambiare. In fondo, come ho risposto più di una volta alla domanda "perché insisti a tenere un blog così personale", questo spazio serve a me per poter ridere delle mie disgrazie… Ha!

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