BARCAMPTORINO 2008 / INAUGURATION DAY

Ciao! Come va? No, non ditemi nulla… “Come va” (lo ricordano gli anglosassoni) è sempre un saluto, mai una domanda. Alla faccia di quelli come mia madre che prendono lo spunto per raccontarti di ogni giuntura che gli dà problemi. Ma non divaghiamo. Siamo qui per inaugurare, allora inauguriamo! Cosa ve ne pare? Volete un bicchiere di spuma? Una patatina (che tira sempre) o una fetta di torta? L’ha fatta la Stefi, eh, mica roba industriale! Avete visto che stile? Sapete perché è tutto in scala di grigio? Perché io vorrei abitare in una casa in scala di grigio, con muri bianchissimi mobili nerissimi e tappeti grigissimi, piena di specchi. Però non ne ho il coraggio, e allora mi rifugio qua.

E avete visto qui di fianco? Il sito, il blog, tutto insieme! Eh… non se ne poteva più della foresteria di Splinder. Ma lo sapete che potete commentare anche sulle pagine del sito? Mai successo, eh? Ho appeso tutti i social network lassù in cima, e giù in fondo c’è lo spazio per twittare oltre a varie altre cose. Se vi perdete tra una stanza e l’altra provate a chiamare… Di solito io sono sempre in uno dei bagni a disposizione. Ah, che fatica… Ma certo, entrate, entrate pure…! Cliccate dove volete, scrivete sui muri, vi amo tutti!

Come dite? Quando ci vediamo dal vivo per festeggiare insieme? Ma è presto detto! Ovviamente al Barcamp Torino 2008! Sposando una formula più che condivisibile dal mio punto di vista, il Barcamp si abbina ai gloriosi Webdays (since 1999) presentando conferenze più istituzionali venerdì 22 e il caos creativo del Barcamp sabato 23, nella meravigliosa cornice del Circolo dei Lettori di via Bogino 9. Il tutto ripreso e trasmesso in diretta sul canale Mogulus, sul blog (che oggi presenta in apertura una mia storica fotografia) e insomma chi più ne ha più ne metta. Spero che ci vedremo. Io ci sarò di sicuro.

Comincio con la cena pre-Barcamp: ci sarà Andrea Beggi, grazie al cui aiuto sono riuscito a costruirmi questa nuova casa dalle fondamenta all’ultimo pezzo di arredamento. Quindi dovrò necessariamente inginocchiarmi di fronte a lui, lavargli i piedi in una baccinella di argento, ungerli di olio profumato al basilico e asciugarglieli con i miei capelli.

Proseguirò sabato ciondolando dentro e fuori dal Circolo: non ho presentazioni in programma (troppo pigro) e perciò mi dedicherò alle attività che mi riescono meglio.

Come una sfida a colpi di passerella con Sonounprecario durante l’intervento di Mafe (allo scopo di farla impappinare a causa della nostra insostenibile bellezza). O il ripristino della nobile arte dell’insert hardcore realizzato sulla base del DVD di Videomarta gentilmente offerto da Maurizio. Oppure potrei portare il cane di Eio a far pipì dietro ai divanetti. Sgommare in moto nei corridoi di Palazzo Graneri della Roccia con Gommaweb (sgommare con Gommaweb, ma come mi vengono)…

Videochiamare Catepol dai bagni dei maschi insieme a Vermario, Max, Estragon e Vanz presentando qualche scenetta alla Amici Miei. Allestire con Etere & C. un banchetto “fatti la caricatura per 10 euro” (con mia percentuale del 20%). Coinvolgere Federico e Marina in una gara di cosplay basata sui personaggi di Rumiko Takahashi. Travestirmi da Arsenio Bravuomo e perseguitare il vero Arsenio sussurrandogli all’orecchio “Il vero Arsenio son io! Tu sei un impostore”…

Giocare rumorosamente a Mario Kart con Axell e Suz durante gli interventi di Marco Camisani Calzolari e Vittorio Pasteris finché questi ultimi non ci tireranno il “cancellino” in testa sporcandoci di gesso il Nintendo DS. Improvvisare con BMV un talk sulla sindrome pre- (e post- e durante-) mestruale nella donna e nell’uomo da concludersi con visione collettiva di un film vaginale a caso con una vaschetta di Haagen Dazs a testa.

Fingere di non comprendere i concetti di e-democracy e partecipazione portando allo sfinimento Daniela e Antonella e dar loro il colpo di grazia spiegando che “quando c’era lui” la partecipazione al massimo consisteva nell’andare tra il pubblico di un programma della De Filippi (segue improvvisazione di danza jazz con le suddette blogger).

Insomma, tremate. Ci vediamo là. E qua. Prossimamente.

DALLO STANZINO DELLE SCOPE, ONCE AGAIN

Perché qui ci piace di inaugurare in sordina (direbbe il Manzoni). A parte gli improvvisi e inopportuni downtime del server (“potrebbe andar peggio…”), prima di partire stavo aggiustando un po’ di link in giro, un po’ di feed… Cioè, vorrei anche capire se son riuscito ad aggiornare correttamente Feedburner. Non so, lasciatemi un commento se notate qualcosa di nuovo. O anche se non notate nulla di nuovo. Cosa dicono i vostri feed reader? Poi domani inauguriamo, dai. Porto anche la spuma.

BACK FROM NYC, BACK TO WORK

Here I am, folks… It feels a little depressive to be back in Torino, without any skyscraper in sight! Non vi preoccupate, non ho intenzione di fare un post in inglese, non ne ho nessuna voglia… Anche se una settimana laggiù è stata sicuramente una manna dal cielo per le mie competenze linguistiche. Che dire. La depressione stile costacrociere ce l’ho veramente. Qui c’è troppa luce rispetto ai canyon di cemento e acciaio di Manhattan. Ero già abituato a non vedere quasi mai la luce del sole, se non tra le 11.30 e le 13.30. Una situazione assolutamente ideale. Se si esclude Central Park, dove il sole arriva più facilmente. La tipica sensazione è stata quella di "non credere" di essere lì. Di non credere di essere nel Greenwich Village, nel Lower East Side, a Times Square, a SoHo, a Brooklyn… Di non credere di essere stato nei famosi ristorantini dell’East Village e di TriBeCa, di aver visto il musical dei musical Monty Python’s Spamalot, di aver attraversato a piedi Central Park (per il lato corto) e il Brooklyn Bridge (per tutta la lunghezza di 5 miglia), di aver camminato sulla spiaggia di Coney Island mormorando tra me e me "Guerrieriiii… giochiamo alla guerra?", di aver visto giornate di sole con -5 gradi centigradi, tempeste di neve e giornate di pioggia incessante, di aver conosciuto i famigerati parenti del Jersey e di aver acquistato oggetti impossibili che ora non sappiamo dove mettere… Per il resto, seguirà un reportage più dettagliato su Flickr (non appena avrò messo a posto e scremato le attuali 1367 foto) e sulla sezione viaggi del sito nuovo (non appena avrò terminato con il trasloco da Splinder). It feels strange to be blogging after a week of unplugged life. Hope to be fine soon. My head is still spinning.

Tag: ,