Con gli elettrodomestici sono sfigato. Per fortuna che sul televisore c’è ancora la garanzia estesa. La scena comica consiste in me e Stefi (entrambi un po’ buzziconi e ansanti) che a passettini degni di una comica del muto trasportiamo 33 Kg di televisore dal soggiorno di casa all’auto e da lì al centro assistenza Thomson. Ci odiano. Eppure ci hanno esteso la garanzia. Quindi adesso si puppano la riparazione in silenzio. Il focolare domestico (sostituito in tutti gli agglomerati urbani da un 24-28-32 pollici possibilmente a schermo piatto) adesso è vuoto, come un’orbita privata del grande occhio che sorvegliava le nostre vite…!
ODIO ESSERE SVEGLIATO BRUSCAMENTE
Io odio essere svegliato bruscamente. Uno dei problemi della vita di coppia è che se tu odi essere svegliato bruscamente, puoi star certo che il partner è uno di quelli che gode a svegliarti bruscamente. Come ieri. Si prospettava l’idea di andare all’Ikea (e già qui sento alzare le vostre sopracciglia – ma non temete, con l’Italia a giocare pochissime persone sarebbero state in giro: un piano perfetto). Nell’attesa, mentre Stefi si dedicava a quelle tipiche attività femminili tipo controllare quanto avevo sporcato in bagno dopo aver fatto la doccia, quante briciole avevo fatto dopo essermi fatto un panino e come mi ero dimenticato di ritirare i panni stesi, io entravo dolcemente nel mondo dei sogni. Appena chiusi definitivamente gli occhi (ore 19.15) scatta l’urlo angosciato di Stefi: "Ma l’Ikea chiude alle 20.00!!!"… Dentro di me, una breve colluttazione tra il principio di piacere e quello di realtà. Infine, si decide di andare lo stesso, tanto sappiamo già cosa prendere. In effetti il divano Lycksele è sempre lì che ci aspetta, forte della sua estrema compattezza (di dimensioni e di prezzo). Ci servirà quando saremo in cinque a dormire in casa (due italiani e tre islandesi). Il montaggio, come sempre, è un delirio. A mezzanotte Lycksele è pronto, salvo che manca un bullone (tipico dell’Ikea). Non importa: ci sistemiamo lo stesso lì sopra a vedere per l’ennesima volta Profondo Rosso (del quale ormai recito battute, rumori, sospiri e cigolii a memoria, ma è sempre geniale). E se Stefi si addormenta, io resisto fino alle 3.00. Per punirmi (è l’unica motivazione) mi ha appena svegliato per farsi aiutare a prendere la vite dal divano per procurarsi un bullone in ferramenta. Questi sono motivi di grossa crisi e grande litigio. Perché adesso rimarrò rincoglionito per tutta la giornata!…
GODI (IMPERATIVO CATEGORICO)
Di Faust’O ce n’è uno solo… Una roba veramente oscura, di cui non ho mai incontrato estimatori. Ma Faust’O è geniale, e mentre Bowie ci deliziava con Heroes e Low, lui cantava Godi…!
E’ la perversione, la tua ultima occasione
la corretta soluzione di una vita vissuta a metà
Succhia con prudenza le mammelle della scienza
questa cosmica demenza, sostituto di mamma e papà!
Striscia.
ai margini del tempo, davanti ai compromessi
la fiera degli eccessi ormai non rende più.
Piscia.
sui miti del potere, rinnega la cultura
adesso fa paura spaventati anche tu!
Ma non farti mai vedere, dietro i banchi di una chiesa
mentre ti masturbi in allegria.
Non usare il coito anale, per il gusto di far male
fai l’amore con malinconia.
Se ci pensi è più che giusto sia così
Il regime del consenso è tutto qui!
Godi, però di nascosto, nel cesso, nel bosco.
nell’ultimo posto in cui Dio ti vedrà!
No, non farti problemi, nascondi le mani
nel mondo dei nani sei grande anche tu!
E vergognati alla sera mentre dici una preghiera
della voglia di bestialità!
Se ci pensi è più che giusto sia così
Il regime del consenso è tutto qui!
Non avere freni, sputa tutti i tuoi problemi
la cloaca degli schemi ha gli antidoti adatti per te!
Ma la perversione getterà la disperazione
sugli autori del copione perchè lì la tua parte non c’è!
Godi, però di nascosto, nel cesso, nel bosco.
nell’ultimo posto in cui Dio ti vedrà!
No, non farti problemi, nascondi le mani
nel mondo dei nani sei grande anche tu!
Ma non farti mai vedere con stivali e calze nere
se una vecchia troia tu non sei.
Non provare inclinazioni, non avete tentazioni
che non si accontentino di lei!
Dalla gabbia puoi uscire se ti va
Ma soltanto senza la verginità!
Godi, davanti ai borghesi, corrotti ed obesi
davanti alla fabbrica della pietà
Godi, sul muso dei vecchi, vestiti da specchi
e ridigli addosso la tua libertà!
Prendi a calci le paure, quelle vecchie macchie scure
che ti han fatto sporco come sei!
Dalla gabbia puoi uscire se ti va
Ma soltanto senza la verginità!
Oh, anch’io ho una donna
è l’ultima sponda per controllare le mie verità
Godo, però di nascosto, nel cesso nel bosco
nell’ultimo posto in cui Dio mi vedrà!
