Sì, mi sono deciso alla dieta! Sì, la comincio a luglio! Con il caldo che scioglie l’adipe sarà tutto più facile! La dietologa è parecchio inquietante… Esile e nervosa, abbronzatissima e con il viso da prugna secca ammaliante che ti perfora con lo sguardo e parla a voce bassissima esalando fumo di Davidoff. Laurea in medicina in bella mostra dietro di sé, il suo studio è tutto un drappeggio di tessuti dorati, legni orientali e poster che illustrano i percorsi dell’agopuntura e della medicina orientale. Insomma, una via di mezzo tra una McGonagall e una Trelawney (per fare un classico paragone potteriano). Alla domanda "A che peso vuole arrivare?" guadagno un casino di punti, rispondendo correttamente che io non voglio "arrivare ad un peso ideale", ma che voglio solo perdere una decina di chili per sentirmi meglio e abbassare quei brutti valori degli esami del sangue, cattivi trigliceridi che asfaltano di grasso le mie arterie. Mi sento come Alice nella tana del bruco, mentre lei mi sussurra di aghi nell’orecchio e di senso di sazietà. "Non si preoccupi", dice. "I trigliceridi non sono un problema. Dopo tre settimane li buttiamo giù di brutto. Mi preoccupano di più l’acido urico e il potassio". E vergando caratteri incomprensibili sul suo ricettario decreta la fine della visita. In prospettiva, l’idea è che a luglio il mio organismo si cibi di sé stesso: autocannibalismo! Finora l’ho visto soltanto in Joe D’Amato…
LA CAPSULA DEL TEMPO (ALLA RICERCA DI A.B.)
Immaginate tre ragazzi che dieci anni fa seppelliscono in un posto improbabile una "capsula del tempo" (un barattolone di vetro contenente alcuni oggetti personali, foto, disegni, scritti e via dicendo) ed esattamente dieci anni dopo, complice una "mappa del tesoro" persa e ritrovata, fanno un sopralluogo nella zona di scavo per valutare come e quando estrarre il prezioso oggetto. Guardateli mentre ondeggiano nella notte e si dirigono incerti verso quella collinetta, attraversando una barriera umana di tossici, spacciatori ed altri simpatici abitanti della notte. Mentre verificano l’esatto punto in base alla mappa. Mentre realizzano che dopo dieci anni la terra è in effetti parecchio dura, e che gli ci vorrà ben altro che un raschietto per scavare… Merda! Ma non demorderemo.
IL MISTERO DI JT LEROY
Sono scarso come scattista ma infaticabile come maratoneta della lettura. Sarà più di un anno che volevo leggere Ingannevole è il cuore più di ogni cosa di JT Leroy, e finalmente ci sono riuscito (comprato e divorato nel giro di 48 ore). L’ultimo capitolo l’ho letto sul cesso stamattina e devo dire che mi ha sistemato a dovere per la giornata, lasciandomi quella nausea che fa tanto mal di vivere occidentale. Comunque, ho scoperto solo dopo che JT Leroy è visto come il "fenomeno della nuova letteratura americana", che è amico di Gus Van Sant, di Asia Argento (vabbè questo lo sapevo, dato che lei ha tratto il suo ultimo film proprio da questo libro), di Courtney Love, di Tom Waits, di Suzanne Vega, di Bono, di Chuck Palahniuk, insomma è amico di tutti. In effetti ti viene in mente che una storia così acida di pedofilia, S/M estremo, automutilazioni, prostituzione, transgender e tutte le droghe possibili e immaginabili sia un po’, come dire, costruita. Poi invece pare che il tapino sia realmente un ragazzo di vita dall’età di cinque anni, violentato e brutalizzato da tutti i fidanzati della mamma tossica. E la cosa imbarazzante è che il libro ti fa star male (è indubbio) ma è scritto con uno stile assurdo, bellissimo, molto aggraziato e assolutamente immaginifico. Insomma, la storia di uno che si è fatto un bel giro di 8 anni all’inferno e ne è uscito con lo stesso candore con cui ci è entrato. Per curiosità mi sono iscritto alla mailing list dell’autore, tanto per conoscerlo un po’ di più. Sicuramente Fazi Editore ha avuto l’occhio lungo a pubblicare Leroy. La sensazione che mi ha dato è un po’ la stessa di quando ho letto per la prima volta Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli. E ho detto tutto.
