LA CORRETTA VALUTAZIONE DEI BACI

LA CORRETTA VALUTAZIONE DEI BACIA volte mi capita di guardare la gente che si bacia per strada. È sempre un’emozione, perché è come spiare per un attimo, il tempo di due passi, la parte più vera di due persone. I baci sono il caposaldo dell’intimità: lo sapeva anche Edison, che ha filmato il primo bacio della storia del cinema. Da quel momento in poi i baci sulla bocca sarebbero diventati uno stereotipo visivo, ma allora – complice anche il fatto di vedere la scena attraverso il “buco della serratura” di un kinetoscopio – vedere un bacio era qualcosa di scandaloso, eccezionale, spettacolare.

Ognuno di noi ha ben impressi nella mente tutti i baci donati, quelli rubati, quelli tentati, quelli negati, quelli sognati, quelli non ricambiati, quelli che “ok, ci abbiamo provato, non spingiamoci più oltre”, quelli che due secondi dopo i vestiti sono già per terra, quelli che avremmo voluto dare e non abbiamo dato, quelli che invece abbiamo dato sconsideratamente. E ovviamente il primo bacio. Il mio aveva in un certo senso qualcosa di cinematografico: la persona con cui ho condiviso quel momento di intimità assoluta in breve tempo è sparita dalla mia vita, dopo averla illuminata di una luce del tutto nuova.

Il primo bacio nasce quasi per caso, da uno sguardo, una vicinanza, un profumo di pelle e capelli appena un po’ più intenso. Poi le labbra si sfiorano, i nasi si ingombrano: si respira la stessa aria. Al primo bacio le mani non sai dove metterle, magari le tieni in tasca mentre le labbra si schiudono e senti il sapore dell’altro da te. Quello è il primo momento in assoluto in cui senti che si può diventare una cosa unica e nuova, paralizzata al di fuori mentre dentro si scatena una tempesta. Cuore e polmoni franano verso lo stomaco, ti senti annegare e salvare nello stesso momento, hai freddo ma senti la palla di calore che inizia a diffondersi: dopamina, ossitocina, serotonina, adrenalina. Al distacco sei stordito, grato e turbato al tempo stesso, incredulo che qualcuno abbia scelto di condividere con te questa esperienza – l’unica per cui è realmente necessario essere in due.

Tutti i baci seguenti si misurano su quel singolo momento in cui scopri che c’è un modo diverso e più efficace di comprendere le altre persone.
Per questo sostengo che dovremmo tutti baciarci di più e discutere di meno.

A proposito di baci, mi piace concludere con una citazione tra le mie preferite che – oltre a giustificare il titolo del post – si può applicare a tutti i “primi baci” del mondo.

Ci sono stati cinque grandi baci dal 1642 a.C., quando la casuale scoperta di Saul e Dalila invase la civiltà occidentale. (Prima di allora le coppie agganciavano i pollici). E una corretta valutazione dei baci è molto difficile, spesso conduce a grandi controversie in quanto, benché tutti concordino sulla formula – sentimento per purezza per intensità per durata – nessuno sa esattamente che valore attribuire a ciascun elemento. Ma a prescindere dal sistema applicato, ce ne sono cinque che secondo l’opinione generale meritano un punteggio pieno.
Be’, questo li surclassava tutti.
(The princess bride, William Goldman)