FACEBOOK MANGIA FRIENDFEED?

La notizia di questi giorni: Facebook si è comprato Friendfeed. La reazione normale sarebbe “e sti cazzi?”. Volendo proprio dimostrare un minimo di interesse nelle cose del web, come ci si aspetterebbe da un professionista del mio spessore (!), si potrebbe ben dire che la notizia ha la stessa rilevanza di Yahoo che si compra Flickr, o di Google che si compra YouTube. Niente più che cifre e assetti societari. Del resto le startup nascono per farsi comprare, da che web è web. Se Facebook ha acquistato Friendfeed è segno che Friendfeed funziona.

Ma a quanto pare le cose sono un po’ diverse per gli utenti puri e duri di Friendfeed. Il pensiero dominante è piuttosto “la cittadella della resistenza agli orrori del web di massa (FF) soccombe al mostro divoratore di anime massificatore (FB)”. Facebook è visto come un aggregatore di inutilità, caotico, cattivo (mi ruba i dati e ci fa pubblicità), poco usabile e soprattutto “pieno di bimbiminkia” (sono molti gli interventi su Friendfeed che teorizzano l’avvento delle “k” e la sparizione delle vocali per tutti).

Ora. Per quanto il senso dell’umorismo degli utenti di Friendfeed sia spesso impagabile, a mio avviso i bimbiminkia si maciullerebbero i coglioni sia con Facebook che con Friendfeed. Il fatto che Facebook abbia lo stigma sociale che “ci sono le guerre di bande” non è un ragionamento valido per demonizzarlo. Basta evitarle. Faccio il mio caso (già che siamo sul mio blog, permettetemi di andare sul personale). Io sono iscritto a entrambi i social network, un po’ per curiosità e un po’ per esigenze professionali. Li sperimento da tempo, anche se in maniera non intensiva. A esperienza mia, Facebook è migliorato nei mesi, mentre Friendfeed è peggiorato.

Su Friendfeed si respira indubbiamente un’aria un po’ rarefatta, da élite tecnologica che ha il terrore di sporcarsi la tastiera con Facebook. Lo dico senza voler polemizzare, perché lì in mezzo c’è molta gente che conosco e che apprezzo, ma che ha una reazione quantomeno sproporzionata alla notizia dell’acquisizione. Si vogliono a tutti i costi contrapporre due visioni di rete sociale caratterizzate, in sintesi, da due funzioni diverse: quella emotiva per Friendfeed, quella fàtica per Facebook. Il che renderebbe Facebook inferiore.

Non starò a fare confronti sulle funzionalità (Facebook ha la chat, Friendfeed ha più interazione, Facebook è più completo, Friendfeed è più sintetico e veloce). Ognuno dei due prodotti – perché occorre ricordarsi che si parla di prodotti/strumenti, non di stili di vita – ha buone frecce al suo arco. Ma dipende sempre e solo da come li si usa. Su Facebook per me è venuta aumentando la funzione emotiva, mentre su Friendfeed prevalgono (sempre per quanto riguarda me) quella referenziale e quella metalinguistica.

Friendfeed è pieno di informazioni interessanti, e di dibattiti. Quello che alla maggior parte degli utenti di Friendfeed piace è il thread chilometrico, il flame, gli sporadici troll. Insomma, Friendfeed soddisfa gli utenti nostalgici dei vecchi forum, newsgroup, IRC e BBS, riproponendo vecchie modalità di interazione in salsa 2.0. Nulla di male, intendiamoci. Ma se non sei più che disposto a vivere su Friendfeed, difficilmente potrai “entrare nel giro”. Su 243 contatti di Friendfeed, ne conosco personalmente almeno la metà. Tuttavia, forse l’1% dei miei contenuti viene commentato, mentre la discussione è tradizionalmente monopolizzata da una decina di contatti al massimo. Il che, nel tempo, mi ha relegato al ruolo di lurker. Friendfeed è duro da seguire, le interazioni sono multiple e in tempo reale: bisogna avere tempo.

Ma il 90% degli utenti di Friendfeed sono anche, più o meno segretamente, utenti di Facebook – magari solo meno attivi. Rispetto ai miei 452 contatti di Facebook, la percentuale di quelli conosciuti è chiaramente ridotta al 25% (insomma, io conosco circa 120 persone, chi più chi meno, gli altri sono piacevoli fantasmi del web). Tuttavia, su Facebook trovo maggiore serendipità, più commenti e da diversi gruppi di persone, che in linea di massima non si conoscono tra loro. Friendfeed è analitico, Facebook è sintetico. E le guerre di bande basta rifiutarle.

Detto ciò, sono convinto che se qualcosa cambierà saranno piccoli miglioramenti per entrambi i social network. E che – nel tempo che gli “happy few” impiegheranno a migrare su qualche altra piattaforma sconosciuta alle temutissime masse – Google Wave avrà già raso al suolo sia Friendfeed che Facebook.

Esattamente come Facebook, Friendfeed e Twitter a suo tempo hanno “ucciso i blog“.

2 risposte a “FACEBOOK MANGIA FRIENDFEED?”

  1. 😀
    verissimo… e non dimentichiamo che – non facendo parte degli “happy few” – non sarei nemmeno titolato a parlare dell’argomento, quindi l’assordante silenzio che accoglie questo post mi sa di silenzio anche un po’ infastidito. Della serie “torna ai post sulle scoregge e le caccole, che è meglio”… Va beh. Intanto mi sto dedicando come un pazzo al nuovo sito Bamboo! 😛

  2. zero commenti.
    Con questo post li hai definitivamente stesi tutti. E dire che è un bel post! Ma te l’ho già detto: da te si vuole il cazzeggio, la boutade. Niente discorsi profondi o che richiedano riflessioni profonde. Ricordi doctor Izzus che con il wi-fi la gente si collega da posti impensabili come il cesso. E allora torna prepotentemente attuale la battuta:
    “Non pubblicare nulla che un uomo medio non possa leggere durante una cagata media”
    “Hei, la gente leggeva Dostojevski, al cesso!”
    “Si, ma non in una cagata sola”

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